Genere Inocybe Specie rufuloides Bon
Exsic. n. 3482 Erbario Maletti. Determinatore: Maletti M. Foto. Maletti M.
Posizione sistematica: Sottogenere Inocybe, Sezione Tardae, Sottosezione Tardinae.
Luogo di raccolta: Foce di Varano, Gargano (BA). Data raccolta: 11-01-2013.
Habitat: litorale con pini. Legit: Maletti M. e Polidori L.
DESCRIZIONE
Cappello: fino 30 mm di diametro, da conico-convesso a convesso-disteso con largo umbone ± pronunciato; margine a lungo involuto. Cuticola tomentoso-feltrata, lanoso-desquamata in vecchiaia, da marrone-fulvo a bruno scuro a umido, con al centro, nei giovani esemplari, vistosi resti di velo argenteo.
Imenio: lamelle non fitte, adnato-smarginate, ventricose, biancastre, poi ocracee con filo più chiaro, fioccoso.
Gambo: fino 35 x 5 mm, cilindraceo, da rosato a bruno-rossiccio, biancastro alla base che è appena rigonfia, nel giovane è ricoperto da un abbondante velo fibrilloso biancastro che presto scompare.
Velo: cortina di peli visibile solo nei giovani esemplari.
Carne: biancastra, bruno-rosata nelle pareti del gambo; odore lieve spermatico.
Microscopia
Spore: lisce, da faseoliformi ad elliussoidali, con apicolo, 12-15 x 7-9 µm.
Basidi: tetrasporici.
Cistidi: Cheliocistidi larghi, a forma di birillo ma anche ellittici, cilindracei, con scarsa muricazione, reagiscono molto debolmente in NH3, 45-60 x 14-20 µm, presenza di paracistidi claviformi. Caulocistidi assenti, presenti solo paracistidi, stretti , spesso ramificati, a volte capitulati.
Note
Questa specie appartiene alla Sezione Tardae Bon per la assenza o presenza di caulocistidi solo sommitali e alla Sottosezione Tardinae Bon per le tonalità bruno-rosate nella carne del gambo. Nonostante siano numerose le specie di Inocybe che si adattano agli ambienti dunali, nel mio territorio di ricerca oltre a I. rufuloides, fino ad ora, ho trovato solo I. arenicola (R: Heim) Bon, facilmente riconoscibile al microscopio, per l’assenza di cheliocistidi muricati e metuloidi. Come si può notare, dai dati microscopici che ho descritto, nelle mie raccolte ho trovato delle spore risultano decisamente più grandi (12-15 x 7-9 µm) rispetto quelle riportate in letteratura (9-12,5 (13) x (5) 5,5-7 µm), differenze che potrebbero rientrare nella variabilità della specie.
Altre raccolte di I. rufuloides
Foto n. 4131 Ex. n. 2774
Riferimenti bibliografici
Bon M. – 1984: Les Inocybes sabulicoles – Documents de Mycologiques XIV. 53: 9-40.
Consiglio G. e Papetti C. – 2009: Funghi d’Italia vol. 3°. Associazione Micologica Bresadola. Bagnolo Mella (Brescia).
Franchi P. Gorreri L. Marchetti M. & Monti G. – 2001: Funghi di ambienti dunali. Grafiche 2000. Ponsacco (Pisa).
Lantieri A. – 2004: Funghi interessanti o rari dei litorali sabbiosi della Sicilia sud-orientale. 3° contributo. – Bollettino Gruppo Micologico Bresadola di Trento 1: 37-46.
Kuyper T. W. – 1986: A revision of the Genus Inocybe in Europe. Rijksherbarium Leiden.
Stangl J. – 1991: Guida alla determinazione dei funghi vol 3° “Inocybe”. Saturnia. Trento