Genere Gymnopus Specie hariolorum (Bull.) Antonìn, Halling & Noordel.
Posizione sistematica: Ordine Agaricales, Famiglia Omphalotaceae.
Exsic. n. 3002 Erbario Maletti. Determinatore: Maletti M. Foto. Maletti M.
Luogo di raccolta: Fontecorniale (PU).
Data raccolta: 04-05-2011.
Habitat: Latifoglia.
Legit: Maletti M. & Polidori L.
DESCRIZIONE
Cappello: fino a 6 cm di diametro, da campanulato a disteso con margine ondulato e brevemente striato per trasparenza. Cuticola liscia, untuosa a umido, alutacea, pallida verso il margine, crema scuro fino a castano-incarnato chiaro verso il centro.
Imenio: lamelle smarginate, quasi libere, mediamente fitte, biancastre.
Gambo: tendenzialmente cespitoso, cilindraceo, cavo, biancastro in alto, concolore al cappello verso al base, finemente striato longitudinalmente, interamente pruinoso, fortemente tomentoso verso la base.
Veli: assenti.
Carne: biancastra, nel cappello esigua ed elastica, fibrosa nel gambo; odore e sapore intenso e pungente di cavolo marcio.
Sporata: bianco latte.
Microscopia
Spore: lisce, larmiformi, ellittico-cilindracee, 6-8 x 3,5-4,2 µm.
Basidi: tetrasporici, clavati, stretti, 23-28 x 5-7 + 5 µm.
Cistidi: cheilo subcilindrici con apice ottuso o subcapitato, flessuosi, 25-32 x 4-6,5 µm, alcuni con apice fino 7 µm.
Cuticola: di tipo cutis.
Giunti a fibbia: presenti.
Foto microscopia
Spore
Cheilo.
Note
Specie facilmente riconoscibile per il gambo pubescente verso la base e per il caratteristico odore.
In letteratura è descritta anche Collybia ingrata (Schum. Ex Fr.) Quél. (1872) che dovrebbe differire da G. hariolorum per la crescita cespitosa, il cappello color tabacco e le spore più piccole. Forse una semplice varietà? Non conosco segnalazioni recenti di questa specie.
Altre raccolte di G. hariolorum
Foto n. 4349 c. Ex. n. 5758.
Riferimenti bibliografici