Genere Cortinarius Specie paleaceus Fr.
Posizione sistematica: Sottogenere Hydrocybe, Sezione Fraterni, Sottosezione Paleacei, Serie Paleaceus.
Exsic. n. 4958 Erbario Maletti. Determinatore: Maletti M. Foto. Maletti M.
Luogo di raccolta: Bellamonte (TN).
Data raccolta: 27-08-2015.
Habitat: abetaia, negli sfagni con betulle.
Legit: Maletti M.
DESCRIZIONE
Cappello: fino 3 cm di diametro, da conico-campanulato a espanso con umbone ottuso, margine sottile, brevemente debordante. Cuticola igrofana, sericea, bruno scura a umido, impallidente con il secco, ricoperta da piccole squame biancastre più dense verso il bordo.
Imenio: lamelle adnato-decorrenti per dentino, mediamente fitte, larghe, da ocracee a color cannella.
Gambo: slanciato, cilindraceo con base leggermente ingrossata, subconcolore al cappello, ricoperto da piccole squame fibrilloso-fioccose biancastre.
Veli: velo parziale biancastro, fibrilloso, effimero.
Carne: esigua, brunastra, con odore netto di pelargonio.
Reazioni macrochimiche
KOH: nerastro su cuticola e carne.
Microscopia
Spore: largamente ellissoidali, subovoidali, finemente verrucose o quasi lisce, 8-9,3 x 5-6,2 µm.
Basidi: clavati, tetrasporici.
Giunti a fibbia: presenti.
Foto microscopia
Note
I caratteri distintivi di questa specie sono: l’assenza di colorazioni violacee, il cappello ricoperto da squamette bianche, l’odore di pelargonio e il micelio bianco. Per alcuni questa specie è tipica delle latifoglie, per mia esperienza la considero ubiquitaria.
Seguendo Index Fungorum C. paleaceus dovrebbe essere sinonimizzato con C. flexipes o con C. hemitrichus, cosi come pure C. paleifer; seguendo le indicazioni di “Atlas Des Cortinaires” preferisco mantenere queste tre entità ben distinte.
Altre raccolte di C. paleaceus
Foto n. 4361 Ex. n. 3009
Riferimenti bibliografici